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VUOTI A PERDERE 2 - LA STORIA DI ALLEANZA NAZIONALE

TRAVERSARE IL MARE ..SENZA L'AIUTO DELLE STELLE Giornalisti e politologi vari, tempo addietro, hanno ricordato a Fini il duplice ruolo di "becchino ed ostetrico" che ha saputo, pazientemente ed ostinatamente, ritagliarsi nel corso di questi ultimi 13 anni. "Becchino" perché ha seppellito due partiti (MSI ed AN) ed "ostetrico" perché ha contribuito a farne nascere altri due (AN e PDL). In entrambi i ruoli, nessuno ha mai visto gli occhi di questo leader inumidirsi per la commozione. Il popolo post missino e di AN che un po’ passionale lo è, tredici anni fa, a Fiuggi, pianse tutto quello che c’era da piangere. Si disperò e si lacerò internamente. Poi si asciugò gli occhi, “lasciò la casa del padre” e si disperse con poche certezze ed un modo goffo ed “antiquato” di fare politica, per le strade del mondo. Credette ad un progetto. Credette ad un simbolo ed anche ad un mondo in cui le geometrie, nella politica, potessero ancora avere un significato. Un mond...

LA POLITICA AL TEMPO DELLA DEMERITOCRAZIA

Il dominio delle elites dei mediocri Se oggi fossimo chiamati a rispondere alla domanda: "Cosa ti colpisce di più durante lo svolgersi di una comune giornata nei comportamenti delle persone con cui entri in contatto?", la risposta che darei immediatamente, senza dubbi e reticenze, sarebbe: mi colpisce il livello di grande conflittualità inter individuale, istintiva, epidermica, aprioristica, quasi primordiale - non saprei quanto realmente irrazionale e non invece rappresentazione di un costante e preordinato stato di veglia ed attenzione verso quella che viene percepita come un’ineludibile condizione di minaccia esterna-. Una pre-condizione di conflittualità, in grado di mettere tutti contro tutti. Da tale rudimentale livello di contrapposizione aprioristica, deriva l’innesco di un potenziale effetto domino, inarrestabile, in cui tutti proiettano il conflitto in una dimensione personale, nel tentativo di raggiungere, qualsiasi metà a qualsiasi costo. Il conflitto, capilla...

VUOTI A PERDERE - Nessuna nostalgia per un contenitore senza importanza

LA BREVE VITA DI ALLEANZA NAZIONALE Ciò che nacque nel 1995 e che è sopravvissuto per 13 anni, allungandosi sino agli albori del terzo millennio, non ha avuto la vitalità sufficiente per raggiungere la maggiore età. Si sta spegnendo prematuramente, in fase adolescenziale, quando i sogni affollano l’anticamera della nostra esistenza ed ancora non siamo riusciti a dargli corpo e consistenza. Sta morendo, lentamente, come un ammalato a cui la natura non è riuscita nell’intento di dargli un corpo forte e resistente. Nel mondo eracliteo in divenire non c’è tempo (e non c’è spazio) per le riflessioni approfondite. Men che meno c’è spazio per la simbologia, per la conservazione del passato e dei valori. La modernità esige che tutti vi si adeguino, che tutti sappiano parlare il suo linguaggio. Chi non lo impara in fretta rimane in mezzo al guado e nessuno viene a trarlo d’impaccio. Alleanza Nazionale è nata senza il carattere e la resistenza per sopravvivere alle temperie del terzo millenni...

Diafanizzazione. La trasmutazione di Alleanza Nazionale

Il mixer della politica entrerà in azione al più presto. Si azionerà il fader, quell'arnese che permette l'attenuazione della visione dell'immagine e la lenta trasmutazione della medesima in un'altra immagine. Il regista decide su quale immagine sfuocare e la nuova immagine da trasmettere. Ciò accadrà a breve ad Alleanza Nazionale. Verranno annichiliti tredici anni di azioni, di passioni, di credo e crediti, di crescita e modulazione dell'idea dell'Italia. Si passerà da un immagine ad un'altra. Molecole e frammenti di una scenografia, si ricomporranno delocalizzati e destrutturati in un nuovo assetto, frutto per molti aspetti di casualità. Un'ibrido che non necessariamente risponderà alle aspettative ad agli auspici dei presunti genitori della neocomposta creatura. Un nuovo approdo, un nuovo porto, una nuova terra post-post moderna, caratterizzata da ampie praterie di nichilismo e da ampie lagune di relativismo. In mezzo a queste superfici ostili si sper...