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Visualizzazione dei post da dicembre, 2010

UN ALTRO ANNO E' ANDATO. IL TEMPO, VERO DITTATORE DELLA NOSTRA ESISTENZA. (Riflessioni Sussurrate di Fine Anno)

Passa un'altro anno, si cresce, s'invecchia. Si cambia. Morte e rinnovamento della nostra struttura cellulare e molecolare, scandiscono i tempi della nostra evoluzione -involuzione strutturale. Sono il ticchettio laconico di un processo infinito di trasformazione che ci vede, nostro malgrado, protagonisti. La nostra usanza di misurare il tempo, per secondi, per giorni, per anni, rappresenta un metodo macroscopico, quanto rozzo, di bloccare il fluire del tempo, tentandone una catalogazione o un contenimento transitorio. Ma il tempo e' un torrente in piena, un fiume tumultuoso ed inarrestabile. Ci accorgiamo che le nostre sembianze, il nostro apparire esterno cambiano con gli anni. Ci accorgiamo, un giorno, di essere cambiati. Trasformazioni evidenti che registriamo nelle transizioni da bambini a ragazzi, da qui a diventare adulti e poi, gradatamente, nello scendere la china della trasformazione, verso un progressivo invecchiamento.  Queste trasformazioni che registria...

UN MONDO E UN TEMPO SENZA IDEE. ABBIAMO POCO TEMPO E POCA VOGLIA DI PENSARE

Viviamo in un periodo di assoluta mancanza di idee. Di assoluta sterilità' creativa. Un periodo di decadenza culturale, comportamentale ed esistenziale. Non ci sono modelli o matrici nuove, su cui disegnare l'impianto di un'alternativo modello di società'. Cio' si riflette nella necessita' di utilizzare cliché' o moduli gia' largamente utilizzati, consunti, inattuali, per poter far fronte alle esigenze sempre piu' pressanti, dettate, o suggerite, da un periodo storico che in molti si sono affrettati a definire come post-modernità'. Laddove mancano nuove idee per affrontare il progressivo sviluppo del nostro tempo, ci si adatta ad interpretare la post modernità' attraverso chiavi di lettura insufficienti a lasciarci comprendere i reali contenuti e la reale portata evolutiva su cui affonda le radici questo nostro tempo. Viviamo, costantemente immersi nel cosiddetto tempo reale, ovvero nella sua deformazione culturale, rappresentata dal presen...

QUEGLI UCCELLI DALLE ALI STANCHE

Uccelli inebriati disegnano bizzarre traiettorie nel Cielo Che bella la sensazione del volo, e' una suggestione fantastica, l'uomo ne e' sempre stato affascinato, ha sempre subito quell'attrazione a volersi librare in aria, nella speranza di sorreggersi e di volare poi sulle cose terrene, guardandole dall'alto in quella prospettiva unica che fa vedere le cose terrene, piccole, distaccate, leggere. Il volo affascina perché' il nostro essere e' invece un essere pesante, grave, pervicacemente attaccato alla terra. Il volo e' il nostro modo per operare una cesura fisica con la gravita', forza universale che costringe i corpi ad essere un tutt'uno e la materia ad omologarsi, cancellando le differenze, appiattendo su una superficie uniforme, tutto e tutti.  Da qui la nostra immaginazione spesso compie delle fughe in avanti e ci fa costruire una nostra dimensione distaccata dalle cose terrene, distaccate dalle brutture delle cose terrene che spesso si i...

LA GENIALITA' DISSACRANTE DI LEO LONGANESI

Rievocando la sua intelligenza contro l'attuale mediocrita' dilagante Leo Longanesi, scrittore, artista, giornalista, editore, visse poco, si spense a soli cinquantuno anni. Era il 1957, quando ci lascio', di lui Indro Montanelli che lo conosceva bene, disse: "era un grande Maestro. L'ultimo".   Leo Longanesi, fondo' l'omonima casa editrice e tra le tante cose che fece, diede vita alla rivista politica "Il Borghese" che tra alterne vicende, e' stata edita fino a qualche anno fa.  Leo Longanesi conosceva bene gli italiani, i loro difetti ultrasecolari, le loro voglie, le loro smanie, le ambizioni, i vizi e le virtù'. Su questi temi amava crogiolarsi, per poi dipingere macchiette, i cui toni erano spesso intrisi di un umorismo dissacrante, autoironico, impietoso, traendo ispirazione da scene di vita quotidiana. Montanelli lo apprezzava per la sua capacita' di concentrare giudizi, in quelli che definiva i "memorialismi epigramma...