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Visualizzazione dei post da novembre, 2010

TERZOPOLISMO: METODO RAPIDO DI CONQUISTA DEL POTERE CON POCO CONSENSO

Nessuno puo’ negare che la primogenitura del terzopolismo, in epoca post tangentopoli, spetta di diritto al democristiano Casini, gran meaestro di inciuciologia politica e teorico di lungo corso dell’assiomatica asserzione ”tanto potere con poco consenso”.   Dopo il fragoroso crollo della DC, all’inizio degli anni ’90, sotto i fendenti di Di Pietro e Soci, tra la polvere e le macerie si materializzo’ PF Casini, poi spunto’ Buttiglione e a questi si aggregarono tutte le seconde linee DC, gia’ operanti nelle segreterie politiche delle prime linee, durante la prima Repubblica. Si capi’ subito, alle elezioni del 1994 che il periodo dei grandi fasti democristiani era finito e che dalle ceneri dell’araba fenice sarebbe rinato ben poco. Lontani erano i traguardi elettorali a due cifre di percentuale. Casini inizio’ a farsene una ragione e capì ben presto che con la morte certificata della DC, sarebbe stato condannato, vita natural durante, solo alla sua permanente commemorazione.   C...

QUALE L'EREDITA' POLITICA LASCIATA DAL MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO E CHI IL CUSTODE AUTENTICO

Della destra proveniente dal MSI restano, ormai, solo vestigia, sparse qua e la, nel desolato panorama della politica italiana. Molto si e' detto e altrettanto si e' scritto, su quest'avventura della destra missina, iniziata all'indomani della debacle' cui andò' incontro la classe politica italiana con Tangentopoli. Il MSI, scomparve quasi subito lasciando in eredita' ad AN una classe politica incontaminata e fortemente promettente. Che ne è stato di quella classe politica in erba ? E' un interrogativo grave ed importante a cui e' doloroso e difficile dare una risposta. Si potrebbe rispondere con un'altra domanda. Vorrei proprio sapere, "chi - oggi - puo' definirsi, a ragione, depositario dell'eredita' missina ?  Quella classe politica lasciataci, dal mai sufficientemente compianto Giorgio Almirante, si e' rivelata totalmente inadeguata, a voler essere generosi nelle definizioni. Una classe politica fatta, in origine, di impe...

LETTERA DI UN NERO AD UN ROSSO

Caro Carlo, ti leggo con un po' di colpevole ritardo e rispondo alle tue riflessioni ed esortazioni.  Io e te condividiamo un patrimonio comune, rappresentato da quei momenti esaltanti della storia nazionale e della nostra storia di giovani idealisti e per molti versi illusi che il periodo delle ideologie e dei loro derivati ci hanno trasmesso.  In quei periodi in cui non c'era nulla di tutto cio' che c'e' oggi (a livello di comunicazione), quando il confronto, ideale e politico, era epidermico e la societa' si muoveva molto piu' lentamente di quanto non lo faccia oggi.  Ieri, riflessioni, analisi, confronto, erano piu' articolate e cervellotiche, ma piu' facili da porre in essere ed anche se si esitava nello scontro, a volte cruento ed irreparabile, l'universo giovanile era vivo ed autentico, impegnato nel distinguere quanto potessero essere applicabili gli insegnamenti di Ecce Homo e di Minima Moralia . Pur nel conflitto e nella prassi rivoluzi...

GLI ITALIANI: NELLA POLITICA COME NEL CALCIO

GLI  ITALIANI: NELLA POLITICA  COME  NEL  CALCIO di Massimo Scorretti Chi ha assistito alla trasmissione Ballaro', di ieri sera, si e' reso conto, qualora ce ne fosse stato ancora bisogno, del livello di assoluta faziosità' che avviluppa ormai ogni forma di discussione in cui si confrontino opinioni o visioni diverse. Il prevalere costante di un atteggiamento primitivo con cui si affrontano le discussioni che porta quasi immediatamente gli interlocutori a confliggere in maniera rumorosa, facendo ricorso ad epiteti, diretti o indiretti, alzando smodatamente il tono della voce, finendo, quasi sempre, inevitabilmente in rissa, quello che doveva essere un tranquillo confronto tra persone "colte", espressione  certificata di misurazione e competenza.  Cio' avviene ormai costantemente quando vi e' un confronto sui temi della politica. Nei salotti televisivi dei talk show nazionali, non vi e' trasmissione che abbia a tema i consueti problemi, in cui si dibatt...

$€MPLIC€M€NT€ POLITICA

$€MPLIC€M€NT€ POLITICA   POLITICA E POTERI FORTI: BERLUSCONI ARTEFICE DEL LORO CONTENIMENTO.    COSA ACCADRA' DOPO CHE IL CAVALIERE SE NE ANDRA' IN PENSIONE ? di MASSIMO  SCORRETTI Si può' parlare di politica senza tirare in ballo i soldi ? Senza tirare in ballo l'ineludibile relazione tra soldi e potere ?  I soldi servono alla politica per esistere. Servono alla politica per potersi rappresentare, servono ai politici per potersi mantenere, per poter parlare, servono ai propri apparati personali e di partito per poter sopravvivere. Infine servono per tutte quelle cose per cui non si riportano sulle denunce dei redditi. Ma ancora, lungi dall'essere solo queste le relazioni tra soldi e politica, essi sono necessari per la politica ed i relativi governi in carica, come garanzia alle lobby e a tutti gli aggregati di potere, nazionali e transnazionali, di poter mantenere intatte le proprie capacita' di interazione e di condizionamento della vita nazionale, conser...