PPI - POLITICA, PARTITI & SAGRA DELL'IPOCRISIA

LA NUOVA FRONTIERA DELLA POLITICA RISCOPRE SIGLE ED ACRONIMI GIA' SENTITI.
PPI - POLITICA, PARTITI & IPOCRISIA 

Potere e ipocrisia rappresentano da sempre un binomio inscindibile. L'uno non potrebbe esistere senza il conforto dell'altro. Si nutrono di se stessi, a vicenda e crescono, a volte, senza limiti, diventando ipertrofici e smisurati.Cio' e' ancora piu' vero qualora al binomio si associa un ulteriore paradigma, indice di ulteriore negletta variabilita', rappresentato dalla politica e dai suoi protagonisti. Mettendo insieme i tre termini, si concretizza l'acronimo PPI che sembrerebbe la sintetica rappresentazione dell'unico partito politico italiano, da sempre al potere nel nostro paese: POLITICA POTERE IPOCRISIA. Stiamo assistendo in questi giorni - ma abbiamo assistito a queste patetiche messinscena, moltissime altre volte in questi ultimi mesi-anni - alla pièce in cui i soliti consumati politici-teatranti nostrani fingono di voler cambiare il sistema in cui sguazzano, chi piu' chi meno, da anni, se non da decenni. Dopo l'ennesimo scandalo, in cui puntualmente ri-emergono le solite storie di furto, appropriazione indebita di soldi pubblici, da parte dei politici (quante volte le abbiamo gia' viste?), puntuale come sempre ecco riapparire le scene ipocrite di chi finge di stupirsi, chi si strappa le vesti, chi cade dalle nuvole e poi giu' editoriali moralizzatori, nuovi comunicati stampa di presa di distanza e di distinguo, tavole rotonde, nuove linee guida, nuovi provvedimenti restrittivi, rinunce, tagli, ecc. ecc. Ed ecco riandare in onda il solito consumato copione in cui si chiudono i cancelli dopo che la stalla si e' svuotata. Ma perche' tutto cio' non viene fatto prima? Perche' i provvedimenti non vengono assunti anticipatamente? Perche' tutti gli ipocriti che ben sanno come stanno le cose non assumono i loro atteggiamenti moralizzatori prima e non dopo ? Perche' chi sa, sta zitto e non parla, salvo poi indossare le candide vesti del taumaturgo quando il danno e' fatto? Chi sa e tace e' altrettanto colpevole di chi compie reati e misfatti. E quando cio' avviene con i soldi dei cittadini comuni - rubati o distolti - la responsabilita' di entrambi (chi agisce e chi omette di denunciare le cose che vede e per cui trae vantaggio) e' ancora piu' grave ed entrambi dovrebbero essere allontanati per sempre dalla gestione della cosa pubblica.Proprio in questi giorni, con l'ultimo scandalo legato a Fiorito e al PDL LAZIO, stiamo assistendo proprio a questo. I moralizzatori-ipocriti si sono subito materializzati e sono state tirate in ballo parole grosse come Rivoluzione, cambiamenti epocali, tolleranza zero, moralizzazione della politica, soppressione dei privilegi e chi piu' ne ha piu' ne metta. Scene insopportabili da vedere anche per quei cittadini piu' distratti o disattenti con le questioni della politica, anche per quelle persone che non esattamente posseggono le capacita' analitiche avanzate per comprendere le dinamiche che si consumano negli scenari della politica pratica, nel backstage dei partiti politici. Anche i meno scaltri, in poche parole, hanno ormai capito come i politici e la politica bruciano, divorano, annientano, montagne di risorse economiche, frutto della fatica dei tanti italiani, della classe media che oggi hanno dovuto abbandonare l'automobile per gli spostamenti e che fanno la spesa nei discount insieme alla grande massa degli extracomunitari o dei comunitari "poveri". Il velo di ipocrisia con i l quale i politici tentano di coprire l'oggetto della loro improduttiva azione "professionale", sia essa legittima che in moltissimi casi illegittima, se non addirittura illegale, risulta ormai insopportabile per chiunque. Ascoltare la Presidente Polverini (nella varie sedute consiliari alla Pisana, sede del consiglio regionale del Lazio) che sembrava cadere dal cielo parlando del fiume di soldi usati dai gruppi politici (con riferimento a quelli del PDL usati da Fiorito e da altri) e che per dipingere tali nefandezze richiamava all'attenzione di tutti, scenari apocalittici come catastrofe, alluvione, disastro navale alla Schettino, l'immagine di una Regione che affonda nel malaffare, beh, francamente faceva sorridere e faceva incazzare tutti. Ma veramente dobbiamo pensare che nessuno sa nulla di come i soldi che finiscono nelle tasche dei partiti politici vengono spesi ? Chi c'e dentro lo sa benissimo e si adegua a quel regime infame, sguazzandoci alla grande. Tutti attingono a piene mani, anche quei signori del PDL che oggi si ergono a santoni della morale politica.Molte volte ho sentito dire da politici militanti, anche in posizioni preminenti all'interno di importanti partiti e che amano abitualmente ammantarsi di un candore moralizzatore che spesso troviamo dipinto su diversi organi di comunicazione che il malaffare era diffuso e che le ruberie erano dilaganti ma che nonostante tutto occorreva rimanere dentro e combattere da dentro questi fenomeni. Ma cosa vuol dire tutto cio' ? E' una cazzata sesquipedale. Se sai che uno ruba lo devi denunciare. Non ci sono altre strade, altre scorciatoie. Con la scusa di combattere il malaffare del partito, facendo la battaglia da dentro il sistema, i moralizzatori si sono allineati allo status quo, ingurgitando quanti piu' soldi possibili. Dov'erano le denunce di malaffare? I moralizzatori le hanno mai presentate? Nemmeno una. Erano tutti indaffarati a celebrare le proprie feste, i propri raduni, le proprie sagre. 
Le sagre dell'ipocrisia, pagate con i soldi nostri.

Massimo Scorretti






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